La Carovana per l’ecosostenibilità ambientale: tutelare i territori

Roma (NEV), 21 ottobre 2025 – Qui di seguito, la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) racconta la Prima tappa della Carovana per l’ecosostenibilità ambientale. L’articolo della coordinatrice GLAM Maria Elena Lacquaniti Sabato 18 ottobre è partita dal lago di Albano la prima tappa della Carovana per l’ecosostenibilità […]

Roma (NEV), 21 ottobre 2025 – Qui di seguito, la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) racconta la Prima tappa della Carovana per l’ecosostenibilità ambientale.

L’articolo della coordinatrice GLAM Maria Elena Lacquaniti


Sabato 18 ottobre è partita dal lago di Albano la prima tappa della Carovana per l’ecosostenibilità ambientale.

106 persone hanno percorso, guidate dall’ecologo Roberto Salustri, il tratto boschivo tra il lago di Albano e quello di Nemi, immergendosi totalmente nella natura di quei luoghi, respirandone la bellezza, toccando con mano le fragilità sempre più riferibili all’impatto umano.

Foto GLAM

Il versetto biblico che accompagna questa avventura è tratto da Ebrei 3,4 e lo scopo della Carovana è proprio quella di andare a visitare la casa che Dio ci ha donato attenzionando luoghi che, anche se belli, soffrono – a volte anche in modo irreversibile – l’esistenza umana. Al punto di incontro una vera carovana di persone tra adulti e scout, bambine e giovani, chiese e società civile e politica, ha accolto con gioia tanto il messaggio di fede lanciato dalla GLAM, ovvero la speranza che sia ancora possibile ricucire lo strappo con il creato, quanto l’impegno delle associazioni a tutela del territorio.

La Carovana si è subito addentrata nel percorso boschivo, tra gli applausi delle persone presenti nel breve tratto urbano attraversato. La natura ha offerto spunti di riflessione interessanti, come il passaggio da una vegetazione prevalentemente montana caratterizzata da faggi altissimi ed aceri centenari, sostenuta da una temperatura più fredda, a una vegetazione mediterranea, più bassa e caratterizzata da cisti e ginestre. Nel percorso, intere oasi di felci a sottolineare la natura primitiva del luogo.

Foto GLAM

La vista dei due crateri, decisamente suggestiva, permette di mettere in evidenza come i luoghi siano mutati. Ampie stratificazioni del tempo passato ci narrano di un paesaggio sommerso dall’acqua in ere geologiche non troppo lontane dall’attuale. Nelle grotte, tracce di vita risalenti al neolitico. Lungo i fianchi di un cratere, solchi dove un tempo sgorgavano sorgenti che alimentavano l’acquedotto romano di cui ancora sussiste la struttura muraria. Tanti castagni, non autoctoni, ma piantati perché resistenti alle avversità.

Nei luoghi dove presumibilmente si ergeva Albalonga, che diede i natali a Romolo e Remo, sono state trovate macine dalle fattezze primordiali. Poi, la domanda: perché il lago si è  prosciugato in modo così preoccupante da rischiare il danno irreversibile?

Il fattore umano. Il primo stravolgimento dei due bacini si è manifestato con la bonifica delle terre, precedentemente paludose e ricche di ampie zone acquitrinose. I due laghi non crescono nel volume liquido con immissioni dall’alto, ma dal profondo della terra. Le zone paludose erano proprio il segno evidente di una trasuda di acque da falde sotterranee. Il secondo motivo è l’urbanizzazione dei territori: la cementificazione, la presenza di strutture industriali. Il prelievo di acqua è eccessivo e cresce in continuazione. Dei 18.000 ettari che erano stati destinati a parco, 5.000 sono stati edificati, spesso con abuso edilizio. Nelle zone urbanizzate sono stati scavati almeno 100.000 pozzi abusivi che rendono impossibile avere una mappatura chiara delle perdite di acqua.

Così abbiamo preso atto del danno portato alla natura, in linea con la modalità patriarcale con cui l’uomo si rapporta a essa. Siamo credenti e cittadini e non possiamo sfuggire alle nostre responsabilità. Inoltre siamo figure politiche ed è nostro dovere affiancare la cittadinanza attiva di questi luoghi affinché le amministrazioni comunali e regionali intervengano con progetti sostenibili per il recupero almeno parziale, partendo con una riduzione del 30% delle perdite di acqua.

Foto GLAM

La commissione GLAM affianca questi propositi e si fa portavoce delle chiese del territorio, raccogliendo le loro istanze e dando informazioni negli ambiti in cui la stessa è formata, teologici, pratici e scientifici. Proprio su questa linea il 19 si è  tenuto un culto dedicato al dono dell’acqua, presso la chiesa evangelica battista di Ariccia, con una liturgia ad hoc, mentre il prossimo 25 ottobre la GLAM terrà una seminario pratico e scientifico sull’argomento sostenibilità, anche dell’acqua. La prima rete è salita a bordo della carovana pronta a contaminare con le proprie esperienze di fede e territorio la seconda tappa.


Locandina seminario e link

Argomento: GLAM – Seminario sostenibilità
Ora: 25 ott 2025 03:00 PM Amsterdam, Berlino, Roma, Stoccolma, Vienna
Entra nella riunione in Zoom
https://us02web.zoom.us/j/85204728546?pwd=Me4XSBGh9Hd4vIY8skb3xK3u5JBPgu.1

ID riunione: 852 0472 8546
Codice d’accesso: 805007


Per informazioni: commissioneglam@gmail.com

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