Résister. Il contraccolpo

In Italia la violenza sulle donne non ha età, censo, livello di istruzione o di reddito. I femminicidi affliggono il sud come il nord e non dipendono dal titolo di studio, dal lavoro o dalla famiglia di provenienza: sono per così dire democratici, possono succedere a tutte perché i violenti sono ugualmente distribuiti in…

Résister. Il contraccolpo

12 Novembre 2025

by Federica Tourn

L’appuntamento di novembre con la rubrica di Riforma dedicata alle donne che resistono

In Italia la violenza sulle donne non ha età, censo, livello di istruzione o di reddito. I femminicidi affliggono il sud come il nord e non dipendono dal titolo di studio, dal lavoro o dalla famiglia di provenienza: sono per così dire democratici, possono succedere a tutte perché i violenti sono ugualmente distribuiti in tutte le classi sociali e in tutte le età. Detta in altre parole: la violenza di genere si verifica ovunque, quindi nessuno – alla vigilia di un altro 25 novembre – si senta escluso da quella che dovrebbe essere una responsabilità collettiva. 

Semmai, le donne rischiano di più quando vogliono essere libere ed economicamente indipendenti. Lo studio Femicides, Anti-Violence Centers, and Policy Targeting dell’Università La Sapienza di Roma ha infatti rilevato che ancora oggi le donne sono più esposte al rischio di femminicidio non in contesti marginalizzati ma in quelli in cui l’emancipazione femminile è più elevata.

Si tratta, ha spiegato Costanza Giannantoni, una delle ricercatrici che ha condotto l’indagine, di una risposta «in linea con la “teoria del backlash”, per cui gli uomini reagiscono a una maggiore emancipazione femminile con episodi di grave violenza». Come a dire: è normale, le donne spingono per uscire da un sistema discriminatorio e gli uomini reagiscono violentemente alla variazione dello status quo. Backlash (letteralmente: contraccolpo) è anche il titolo di un libro cult del 1991 della femminista Susan Faludi, in cui l’autrice denunciava il prezzo pagato dalle donne americane al legittimo desiderio di uscire di casa e rendersi indipendenti.

Insomma, passano i decenni e gli uomini continuano a odiare le donne che escono dai ranghi del patriarcato. Ma quanto dura questo contraccolpo?

«Prigione femminile dal 1730, la Torre di Costanza in Francia ospitò 88 donne colpevoli di non voler abbandonare la fede protestante. Marie Durand, incarcerata nella Torre per 38 anni, incise o fece incidere la parola résister, resistere».

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