Il ricordo della professoressa Mirella Antonione Casale

Esattamente fra un mese, il 12 dicembre, Mirella Antonione Casale avrebbe tagliato un traguardo “iconico”, quello dei 100 anni. Invece il suo corpo ha ceduto due giorni fa.   Una vita dedicata alla cura e ai diritti degli svantaggiati, specie nella scuola; con passione, puntigliosità, convinzione.

Il ricordo della professoressa Mirella Antonione Casale

12 Novembre 2025

by Piervaldo Rostan

Vicina al traguardo dei cento anni lascia un’importante eredità 

Esattamente fra un mese, il 12 dicembre, Mirella Antonione Casale avrebbe tagliato un traguardo “iconico”, quello dei 100 anni.

Invece il suo corpo ha ceduto due giorni fa.

Una vita dedicata alla cura e ai diritti degli svantaggiati, specie nella scuola; con passione, puntigliosità, convinzione.

«Ho iniziato a insegnare a cavallo degli anni ’60 e ’70» ci aveva spiegato circa 10 anni fa quando la incontrammo per un’intervista in occasione della decisione della Rai di dedicare un film (La classe degli asini, ndr) al suo impegno a favore dei disabili nella scuola, la prof. Antonione. Dopo quattro anni a Gattinara e 92 km da fare ogni giorno accettò l’incarico di preside: era nella periferia torinese delle Vallette e c’erano anche dei corsi serali. Spesso la prof. Antonione finiva per uscire da scuola intorno alle 22,30. Poi arrivò l’istituto «Olivetti», dove la preside precedente andava in pensione… «Lì davvero lavorai una vita; all’inizio c’era una forte divisione: sezione A i più bravi; sezione B un po’ meno e via decrescendo. Altro che integrazione. A proposito dei ragazzi con difficoltà, la divisione era ancora più netta. Mi accorsi ben presto però che le classi differenziali non erano assolutamente la soluzione, anzi si acuivano i problemi» sottolineò Mirella.

Il fatto di aver avuto una figlia diventata dopo pochi mesi disabile a causa della “febbre asiatica” altro non ha fatto che accrescere la sua volontà e il suo impegno, insieme al marito Leo Casale, nel cercare vie possibili di inserimento e di recupero, «con tenerezza infinita ma con costante fermezza».

Trasferitasi a Torre Pellice, Mirella Antonione continuò il suo impegno sul fronte disabilità e ruolo delle famiglie; ma trovò anche il tempo per dare un significato più concreto alla sua passione per la politica. Tradizionalmente ispirata da ideali socialisti, la professoressa Antonione sedette per alcune tornate amministrative in consiglio comunale, seguendo in modo più diretto l’ambito culturale e scolastico.

E col marito Leo Casale mai mancò nell’impegno di sostenere il valore della Costituzione e dell’antifascismo.

Il direttivo dell’Anffas Valli Pinerolesi ha diffuso un comunicato dove si ricorda la «Nostra cara Socia Fondatrice, Mirella Antonione Casale. Una donna davvero straordinaria, che con passione e determinazione ha lottato a lungo, battendosi per l’abolizione delle “classi differenziali”.

È considerata l’artefice della Riforma dell’inclusione degli alunni con disabilità nel sistema scolastico italiano, creando l’importante figura dell’insegnante di sostegno, sancita dalla legge 517 del 4 agosto 1977.

Abbiamo avuto il privilegio di poterla conoscere ed apprezzare. È un esempio per tutti noi, lascia un segno indelebile e importantissimo nella storia».

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