Contro discorsi d’odio e fake news

La Conferenza delle Chiese Europee (Kek) ha sottolineato il valore di un dialogo onesto e rispettoso durante un incontro ad alto livello ospitato da Magnus Brunner, Commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione. L’incontro a Bruxelles, tenutosi il 17 novembre 2025, ha riunito leader cristiani, ebrei, musulmani e buddisti per riflettere sul…

Contro discorsi d’odio e fake news

19 Novembre 2025

by Redazione

La Conferenza delle Chiese Europee con delegati ebrei, musulmani e buddisti condivide le sue riflessioni durante un incontro ad alto livello della Commissione Europea

La Conferenza delle Chiese Europee (Kek) ha sottolineato il valore di un dialogo onesto e rispettoso durante un incontro ad alto livello ospitato da Magnus Brunner, Commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione. L’incontro a Bruxelles, tenutosi il 17 novembre 2025, ha riunito leader cristiani, ebrei, musulmani e buddisti per riflettere sul tema “Rispondere alla polarizzazione delle nostre società”.

La Kek era rappresentata dal suo presidente, l’arcivescovo Nikitas di Thyateira e Gran Bretagna; da Pavel Pokorný, presidente sinodale della Chiesa Evangelica dei Fratelli Cechi; e da Martyn Snow, vescovo anglicano di Leicester, Chiesa d’Inghilterra. L’arcivescovo Nikitas ha riflettuto su come il tono del dibattito pubblico sia diventato più divisivo e aspro negli ultimi anni e ha esortato l’Unione europea a investire e finanziare programmi per individuare e comprendere meglio i discorsi d’odio in altre lingue e come viene utilizzata l’intelligenza artificiale. Ha esortato a preservare lo spazio per un dialogo onesto e rispettoso. «I leader religiosi, gli educatori, i genitori e tutte le voci pubbliche condividono il dovere di promuovere la comprensione, piuttosto che l’ostilità e l’odio», ha affermato. «Superare l’odio non è solo una sfida legale o tecnologica; è una sfida morale e spirituale, che chiama ciascuno di noi al pentimento, al rinnovamento della coscienza e al ritorno alla nostra vera umanità a immagine di Dio».

Pavel Pokorný ha affrontato la crescente ansia per un mondo percepito come complesso e minaccioso. «In questa ansia, le persone cercano sostegno, che erroneamente trovano nell’identificazione con un gruppo che ostenta potere», ha affermato. «Il dialogo in corso non riguarda quindi uno scambio di opinioni concreto, ma semplicemente una dimostrazione di potere. Quando ci imbattiamo in discorsi d’odio, è essenziale insistere sulla dignità umana, sia la nostra che quella dei nostri oppositori».

Martyn Snow ha sottolineato che le comunità di fede hanno un ruolo vitale nella società. Ha riconosciuto che i social media dovrebbero essere controllati dalle piattaforme, dagli Stati e dall’UE, ma che anche i cittadini dovrebbero essere responsabili di accorgersi quando qualcosa non va. Ha fatto riferimento alle esperienze nel Regno Unito, quando le fake news hanno causato disordini in una città. Ha riflettuto su un progetto di Leicester, in cui alle istituzioni è stato chiesto di riunire persone con opinioni e atteggiamenti diversi per parlare delle differenze.

L’incontro si inserisce in una prassi consolidata, sostenuta dall’articolo 17 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che prevede un dialogo aperto, trasparente e regolare tra l’UE e le chiese, le associazioni e le comunità religiose.

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