Medio Oriente. Voce di Shalom

Riceviamo e vi proponiamo un documento preparato e sottoscritto da un gruppo di evangelici italiani di diverse denominazioni:     Gli Atti sinodali 24 e 25 sulla Palestina approvati dal Sinodo di quest’anno hanno portato alla luce un disagio latente nelle nostre chiese: la sensazione, per molti credenti, di non ritrovare più un clima…

Medio Oriente. Voce di Shalom

28 Novembre 2025

by Redazione

Un nuovo gruppo nasce in reazione alla recenti prese di posizione dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi sulla situazione in Palestina 

Riceviamo e vi proponiamo un documento preparato e sottoscritto da un gruppo di evangelici italiani di diverse denominazioni:

Gli Atti sinodali 24 e 25 sulla Palestina approvati dal Sinodo di questanno hanno portato alla luce un disagio latente nelle nostre chiese: la sensazione, per molti credenti, di non ritrovare più un clima di ascolto reciproco e di pluralità serena su temi complessi e divisivi. In effetti, le parole del Sinodo hanno agito da acceleratore delle divisioni interne, rendendo evidente la necessità di riaprire spazi di dialogo autentico e di confronto rispettoso.

In questa urgenza si inserisce Voce di Shalom, un gruppo di membri e simpatizzanti delle nostre chiese che propone un percorso ecclesiale fondato sulla Parola, sul discernimento e su una comunicazione non escludente, pur rivendicando con forza di non condividere le ultime decisioni sinodali e chiedendo spazi autentici di confronto e di dignità.

Di seguito presentiamo la dichiarazione dintenti del gruppo, che ne illustra in forma sintetica motivazioni e prospettive. Non è un documento scritto per una raccolta di firme, ma solo per esprimere la nostra inquietudine e far conoscere il nostro progetto di lavoro; per questa ragione, e perché desideriamo presentarci come gruppo, non sentiamo la necessità di firmarci individualmente, anzi pensiamo che in casi come questo la personalizzazione finisca per essere solo un incentivo alla divisione. Ma ovviamente, per chi volesse conoscerci, partecipare al gruppo o interloquire con esso, può scrivere al seguente indirizzo email:  [email protected]

Francesco Vitale, portavoce.

Voce di Shalom è un gruppo di fratelli e sorelle appartenenti alle Chiese valdesi, metodiste e battiste, e di simpatizzanti attivi nelle nostre chiese. La necessità di collegarsi è la conseguenza del disagio e del senso di esclusione che molti membri delle nostre chiese hanno avvertito di fronte agli Atti Sinodali numeri 24 e 25 di quest’anno, nei quali ravvisano un linguaggio e una posizione che produce divisione, ed emargina chi non condivide -anche parzialmente- quelle formulazioni.

Crediamo che la chiesa non possa mai ridursi a un soggetto politico o ideologico, e debba essere anzitutto comunità di fede, di ascolto e di accoglienza, nella quale tutte le voci — anche quelle minoritarie o dissonanti — possano trovare spazio e rispetto; in un tempo in cui la fede rischia di ridursi a opinione o impegno civile, vogliamo riaffermare che la missione della chiesa è innanzitutto di chiamare le persone alla libertà e alla salvezza per grazia.

Riteniamo necessario affermare, con chiarezza e serenità, che:

• il documento sinodale presenta gravi squilibri nella rappresentazione del conflitto israelo-

palestinese, equiparando indebitamente vicende e responsabilità non comparabili;

• l’uso di espressioni estreme, come, per esempio, “politica genocidaria del governo israeliano”,

risulta scorretto, divisivo e pastoralmente improprio;

• la mancata menzione dell’antisemitismo crescente nel mondo rappresenta una grave lacuna in

un documento che dovrebbe richiamare alla compassione e alla vigilanza evangelica;

• inoltre il clima di sospetto e ostracismo presente in alcune chiese locali verso chi esprime

opinioni differenti è in contrasto con la vocazione inclusiva e fraterna delle nostre chiese.

Alla luce di ciò, Voce di Shalom intende:

promuovere un’autentica cultura del dialogo nelle nostre chiese, mediante dibattiti, conferenze e

iniziative formative, in presenza o online, anche nel quadro interreligioso di incontri con ebrei e

musulmani;

favorire una narrazione equilibrata e veritiera del conflitto in Medio Oriente e delle sue implicazioni teologiche e morali, capace di andare oltre le semplificazioni ideologiche o le polarizzazioni e di recuperare la complessità della storia e dei diritti di tutti i popoli coinvolti;

diffondere, a questo scopo, documenti, articoli e materiali divulgativi che offrano prospettive equilibrate e fondate storicamente;

tutelare la libertà di coscienza e di parola di ogni credente, principio cardine della Riforma, affinché ciascuno possa esprimere apertamente il proprio pensiero.

Crediamo che solo una fede viva e rinnovata nell’ Evangelo possa generare autentica pace, riconciliazione e giustizia.

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