Dal 2026 sarà disponibile solo in versione digitale la rivista avventista «Vita e Salute»

ROMA (Notizie Avventiste) – Dalla Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Italia comunicano che a «partire da gennaio 2026 la rivista Vita e Salute cambia forma, non arriverà più nella cassetta della posta, ma sarà sempre fruibile in formato completamente digitale. È una trasformazione che guarda al futuro, alla sostenibilità, all’accessibilità. Ma soprattutto alla continuità…

ROMA (Notizie Avventiste) – Dalla Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Italia comunicano che a «partire da gennaio 2026 la rivista Vita e Salute cambia forma, non arriverà più nella cassetta della posta, ma sarà sempre fruibile in formato completamente digitale. È una trasformazione che guarda al futuro, alla sostenibilità, all’accessibilità. Ma soprattutto alla continuità di una voce indipendente che, fin dal 1952, ha accompagnato generazioni nella ricerca di una vita più sana, consapevole e informata. È dettata anche da esigenze di natura economica circa la versione cartacea, considerato il calo del numero di abbonati e il raggiungimento dell’età pensionistica degli ultimi colportori (venditori ambulanti di libri e riviste, ndR) regolari».

Dal 1952 è, storicamente, il primo mensile di divulgazione dei temi della prevenzione e della medicina in Italia, edito dalla Fondazione Vita e Salute, controllata dalla Chiesa avventista, che ha sempre avuto un’attenzione particolare verso il tema del salutismo. Fin dalle sue origini «Vita e Salute» ha voluto contribuire a migliorare la qualità della vita offrendo alle persone una maggiore consapevolezza sui fattori di salute: alimentazione naturale, consigli di medicina integrata, equilibrio mente-corpo-spirito per la salute globale della persona, rispetto dell’ambiente. Un obiettivo perseguito attraverso l’applicazione di alcune regole fondamentali come il rigore scientifico.

Franco Berrino, epidemiologo di fama mondiale, già Direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, responsabile scientifico del progetto “Diana 5” insieme alla Dott.ssa Anna Villarini, è il direttore scientifico. Gli articoli si basano su studi e approfondimenti tratti dalla migliore ricerca medica. La rivista non appartiene a correnti politiche o economiche per cui viene ricercata autonomia di giudizio nella realizzazione di un servizio giornalistico. La pubblicità si è affacciata solo da poco tempo e vuole essere più un’indicazione di servizio per i lettori che un tradizionale strumento di promozione dei prodotti presenti sul mercato. Il linguaggio utilizzato, pur rimanendo rigoroso scientificamente, vuole essere alla portata di tutti e non solo di un pubblico specialistico

Il nuovo magazine digitale avrà la sua edicola all’interno di un portale online, una piattaforma ricca e viva, con sezioni tematiche, approfondimenti, strumenti interattivi, da visitare quotidianamente e sarà disponibile a partire dal 10 gennaio 2026.

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