Fronte Viola: dov’è la vittoria?

Senza scomodare l’inno di Mameli, la domanda è pertinente. Dov’è la vittoria per la Fiorentina? Del resto 12 giornate senza i tre punti o, se preferite, 3 mesi senza vincere, sono un periodo troppo lungo per non creare disagio, sia nella squadra e naturalmente nella tifoseria e nei media. La situazione di classifica dopo la…

Senza scomodare l’inno di Mameli, la domanda è pertinente. Dov’è la vittoria per la Fiorentina? Del resto 12 giornate senza i tre punti o, se preferite, 3 mesi senza vincere, sono un periodo troppo lungo per non creare disagio, sia nella squadra e naturalmente nella tifoseria e nei media. La situazione di classifica dopo la partita con la Juve è più o meno la stessa della scorsa settimana, ma la squadra vista con i bianconeri ha messo in campo una determinazione, una grinta che non vedevamo da tempo. L’inizio del secondo tempo, oltre a portare i Viola al pareggio, ha mostrato una Fiorentina capace di mettere all’angolo i ragazzi di Spalletti, che per almeno 15 minuti hanno vacillato sulla spinta incessante dei giocatori viola, tanto che alla fine del match il conteggio dei corner era di 7 a 3 per la squadra gigliata, 5 dei quali conquistati proprio nel forcing di inizio ripresa.

Sicuramente Vanoli negli spogliatoi ha saputo ricaricare un gruppo che al 46° aveva subito il gol del vantaggio bianconero. Un vantaggio che avrebbe potuto abbattere la Fiorentina ma, grazie alla grinta di Vanoli, è stata recuperata. Ed infatti subito in apertura del secondo tempo il super gol di Mandragora e poi una pressione sugli juventini, che tuttavia non ha portato a un meritato vantaggio.

Ma i segnali positivi ci sono, forse la strada intrapresa con il nuovo tecnico è quella giusta. Intanto arriva la Conference che vedrà i Viola affrontare l’AEK Atene, dove gioca, tra l’altro, l’ex Luka Jovic. I greci attualmente sono terzi nel campionato greco e nella scorsa stagione chiusero al quarto posto, al termine del campionato, saranno un buon banco di prova per la Fiorentina. Guai a lasciar perdere la Conference League, perché potrebbe essere l’unico grande obiettivo per il 2026, l’anno del centenario viola. E’ vero ,a oggi sembra pura utopia, un sogno, ma vincitore è colui che non smette mai di inseguire il proprio sogno, anche nei momenti difficili. Forza Fiorentina.

Luis Laserpe

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