Bene son le persone indottrinate…

Oggi vorrei attirare la vostra attenzione su due recenti notizie dal mondo ecumenico a cui, specie nel nostro Paese, non è stato dato il rilievo che meritavano. Si tratta della nomina di due donne al vertice di due importanti “comunioni cristiane” mondiali. La prima nomina, del 3 ottobre scorso, è quella di Sarah Mullally…

Bene son le persone indottrinate…

18 Dicembre 2025

by Luca Maria Negro

Sempre più donne alla guida delle chiese protestanti

Oggi vorrei attirare la vostra attenzione su due recenti notizie dal mondo ecumenico a cui, specie nel nostro Paese, non è stato dato il rilievo che meritavano. Si tratta della nomina di due donne al vertice di due importanti “comunioni cristiane” mondiali. La prima nomina, del 3 ottobre scorso, è quella di Sarah Mullally a 106° arcivescovo (e prima arcivescova!) di Canterbury, dunque primate della Chiesa d’Inghilterra e leader della Comunione anglicana, che nel mondo raccoglie circa 85 milioni di fedeli. La seconda è quella della pastora Karen Georgia Thompson – che dal 2023 è a capo della Chiesa unita di Cristo degli Stati Uniti d’America – a nuova presidente della Comunione mondiale di chiese riformate (Wcrc). L’elezione è avvenuta in Tailandia il 22 ottobre, nell’ambito dell’assemblea della Comunione, che raccoglie circa 100 milioni di cristiani riformati nel mondo. Da notare che la pastora Thompson succede a un’altra donna, la pastora libanese Najla Kassab, che ha dichiarato: «Sono felice che a succedermi sia un’altra donna. L’elezione della pastora Thompson è la dimostrazione del nostro impegno nel promuovere la leadership delle donne nel mondo». 

In effetti, sono molte le chiese protestanti a essere guidate da una donna. Per fare solo un paio di esempi, la pastora Rita Famos presiede la Chiesa riformata in Svizzera, e dal 2024 anche la Comunione di chiese protestanti in Europa (Cpce), che riunisce un centinaio di chiese; il Consiglio della Chiesa evangelica in Germania è presieduto dalla vescova luterana Kirsten Fehrs, che ha già avuto due predecessore in questo ruolo.

Anche nelle nostre piccole chiese evangeliche italiane la leadership delle donne non è una novità: la Chiesa valdese ha attualmente una moderatora, e ne ha avuta un’altra; l’Opera per le chiese metodiste ha avuto due presidenti donne, e l’Unione battista una. E se l’accesso delle donne al pastorato risale solo a una sessantina di anni fa, il movimento valdese ha un’antica tradizione di ministero femminile: per i valdesi medioevali, infatti, la predicazione dell’Evangelo era un diritto e un dovere di tutti i credenti, donne comprese. Mi viene in mente un’immagine satirica molto diffusa nel Medioevo, probabilmente riferita proprio alle predicatrici valdesi. Rappresenta una donna su un pulpito, e delle persone che ascoltano, e il commento (traduco letteralmente) è: «Male sono le persone indottrinate, quando da una donna vengono sermonate».

La nostra esperienza è proprio il contrario: bene sono le persone indottrinate, istruite; il ministero e la leadership delle donne è stata ed è una grande benedizione di Dio per le nostre chiese, e ci auguriamo che anche altre confessioni cristiane possano aprirsi e ricevere la stessa benedizione.

La rubrica «Il cammino verso l’unità» a cura di Luca M. Negro è andata in onda domenica 14 dicembre durante il «Culto evangelico», trasmissione (e rubrica del Giornale Radio) di Rai Radio1 a cura della Federazione delle chiese evangeliche

in Italia. Per il podcast e il riascolto online ci si può collegare al sito www.raiplayradio.it

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