Trotta: «no al veleno dell’antisemitismo»

La presidente dell’Unione delle Comunità  ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ha inviato alla moderatora della Tavola Valdese, Alessandra Trotta, gli auguri per le prossime festività natalizie con l’auspicio che possano essere vissute in serenità, rinnovando dialogo e profondo ascolto dei valori che uniscono la comunità ebraica a quella valdese e la società tutta.

La presidente dell’Unione delle Comunità  ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ha inviato alla moderatora della Tavola Valdese, Alessandra Trotta, gli auguri per le prossime festività natalizie con l’auspicio che possano essere vissute in serenità, rinnovando dialogo e profondo ascolto dei valori che uniscono la comunità ebraica a quella valdese e la società tutta.

«L’anno che si conclude – ha scritto Di Segni – ci lascia ancora il ricordo lacerante di prove morali e di ferite aperte. Eppure, proprio nei momenti più duri, abbiamo continuato a riconoscere la forza che nasce dalla dignità dell’essere umano, dalla solidarietà reciproca e dalla volontà di custodire il bene, anche quando sembra fragile. Oggi più che mai percepiamo che la pace, tanto attesa, si sta avvicinando come un orizzonte possibile, sostenuto dall’impegno collettivo e dalla determinazione a preservare la vita in tutte le sue dimensioni e la verità».

Di Segni auspica poi che nel nuovo anno le ombre si diradino a favore della luce ricordando come la fede, in ogni sua manifestazione spirituale, resti la bussola e ci inviti «all’uso responsabile delle parole, alla ricerca della giustizia e al rifiuto di ogni forma di odio e discriminazione».

La moderatora, nel ringraziare per l’affettuoso augurio, ha risposto a Di Segni a nome dell’intera Tavola Valdese: «Desidero esprimere la più profonda condivisione dell’anelito di pace di cui le tue parole si fanno efficaci portatrici, sul fondamento di un impegno che ci responsabilizza tutti e tutte al rispetto del valore inestimabile e dei diritti di ogni membro della famiglia umana, in questo mondo sconvolto da odi, lacerazioni e divisioni nei quali rinveniamo il segno del peccato umano, in contrasto con il piano di vita buona ed abbondante a cui l’umanità intera è destinata dal comune Signore».

La moderatora ha infine voluto esprimere ai fratelli e alle sorelle di tutte le comunità ebraiche italiane la solidarietà «di fronte al dolore per gli orribili, vili atti di inaudita violenza a cui assistiamo attoniti, ispirati dal veleno di un antisemitismo che offende e ferisce non solo le comunità ebraiche, ma anche le nostre chiese, che rinnovano il loro fermo impegno a contrastare tale malefica pianta ad ogni livello e su ogni piano, interno ed esterno».

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