Incarcerati metà degli arcivescovi armeni 

Le relazioni tra la Chiesa Apostolica Armena e il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan hanno iniziato a deteriorarsi dopo la sconfitta dell’Armenia nella Seconda Guerra del Nagorno-Karabakh del 2020.

Incarcerati metà degli arcivescovi armeni 

19 Dicembre 2025

by Redazione

Attivisti denunciano che i cristiani in Armenia sono sottoposti a crescenti pressioni da parte dello Stato

Le relazioni tra la Chiesa Apostolica Armena e il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan hanno iniziato a deteriorarsi dopo la sconfitta dell’Armenia nella Seconda Guerra del Nagorno-Karabakh del 2020.

La fine della guerra ha visto 120.000 armeni fuggire dagli azeri vittoriosi e ha portato a proteste contro il governo del Primo Ministro Nikol Pashinyan.

In risposta al crescente dissenso interno, Pashinyan è stato accusato di aver utilizzato misure sempre più autoritarie, tra cui multare i cittadini per i post sui social media. Le voci critiche del governo hanno subito minacce o sono state persino arrestate.

All’inizio del 2025, l’arcivescovo Mikael Ajapahyan è stato arrestato con l’accusa di aver incoraggiato il rovesciamento del governo con mezzi antidemocratici.

Christian Solidarity Worldwide, organizzazione internazionale che si occupa delle persecuzioni dei cristiani nel mondo, ha avvertito che il governo sta effettivamente cercando di prendere il controllo della Chiesa, suggerendo la sostituzione del leader della Chiesa, il Catholicos Karekin II, con un comitato gestito dallo Stato.

Pashinyan non ha negato, affermando anzi di voler salvare la Chiesa da gruppi “anticristiani” e “antistatali” che, a suo dire, ne hanno preso il controllo. Ha anche affermato di voler rimuovere Karekin, che se è vero che rimane ancora libero, è sempre più minacciato dal governo, che ha imprigionato metà di tutti gli arcivescovi del Paese.

Anche l’imprenditore Samvel Karapetyan, un importante sostenitore della Chiesa, è stato incarcerato per le sue critiche a Pashinyan, e ha visto uno dei suoi maggiori beni, la rete elettrica armena, nazionalizzata.

Immagine: Santa Etchmiadzin Chiesa nei pressi di Yerevan
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