Viviamo in un tempo in cui il rumore del mondo rischia di coprire la voce dello Spirito. Ma l'evangelismo autentico — quello che nasce dalla profondità della fede — non può esistere senza una vita spirituale pienamente radicata in Cristo.
La spiritualità pentecostale non è solo esperienza emotiva, ma una vita guidata, trasformata e alimentata dalla presenza dello Spirito Santo. È un ritorno alla sorgente, dove il cuore si arrende e la volontà di Dio diventa priorità.
"Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi..." (Atti 1:8)
Questa potenza non è per elevarci, ma per spingerci verso l'altro: per testimoniare, per servire, per amare. L’evangelista non è un semplice comunicatore, ma un canale attraverso cui la grazia si riversa.
In tempi di confusione, tornare alla preghiera, al digiuno, alla Parola, non è religiosità: è sopravvivenza spirituale. Non possiamo predicare ciò che non viviamo. Non possiamo invitare ad una via che non percorriamo noi stessi.
Domanda per te oggi: stai solo parlando di Dio, o stai camminando con Dio?
Riempi il tuo cuore della Sua presenza e scoprirai che l’evangelismo non è un peso… ma un fuoco che arde dentro.