Fratelli e sorelle,
il movimento pentecostale è nato da un desiderio ardente: vedere la Chiesa rivivere la potenza e la freschezza dello Spirito Santo, così come descritta negli Atti degli Apostoli. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di tornare a quella sorgente viva.
I doni dello Spirito non sono un ricordo di un passato glorioso, ma un’eredità attuale per il Corpo di Cristo. “A ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune” (1 Corinzi 12:7). Questo significa che non si tratta di “privilegi” per pochi, ma di strumenti per edificare, guarire, consolare e guidare il popolo di Dio.
Molti credenti oggi temono di parlare di profezia, guarigioni o lingue, per paura di abusi o fraintendimenti. Ma la risposta non è il silenzio, bensì il discernimento. Il dono autentico nasce da un cuore consacrato e umile, sottomesso alla Parola e alla guida dello Spirito.
Come possiamo allora vivere questi doni?
Ricercandoli con zelo (1 Corinzi 14:1) — Non temere di chiedere a Dio.
Coltivando la santità — Il canale puro permette un flusso limpido dello Spirito.
Riconoscendo che i doni servono gli altri — Non per autopromozione, ma per la gloria di Cristo.
Mettendoli in pratica nella quotidianità — Non solo nei culti, ma in famiglia, sul lavoro, nelle relazioni.
Lo Spirito Santo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Se lo cerchiamo con cuore sincero, Egli continuerà a rivelarsi attraverso segni, miracoli e doni che testimoniano la potenza del Vangelo.
Fratelli, il mondo ha bisogno di una Chiesa viva, che non teme di essere soprannaturale. Non soffochiamo lo Spirito, ma lasciamo che il Suo fuoco divampi ancora, affinché molti possano dire: “Dio è in mezzo a voi” (1 Corinzi 14:25).
Con amore e passione in Cristo,
Pastore Davide Elia Forti
Fiamme Vive – Cuori accesi per Cristo
