I 600 anni della Bealera Peyrota

Il Consorzio idrico «Bealera Peyrota», il Concistoro valdese di San Giovanni e la Fondazione Centro culturale valdese invitano la popolazione al momento di celebrazioni che si terrà sabato 23 novembre a partire dalle 14,30 alla borgata Peyrot di Luserna San Giovanni per i seicento anni della Bealera Peyrota.

I 600 anni della Bealera Peyrota

18 Novembre 2025

by Redazione

Anniversario per l’importante canale irriguo della Val Pellice

Il Consorzio idrico «Bealera Peyrota», il Concistoro valdese di San Giovanni e la Fondazione Centro culturale valdese invitano la popolazione al momento di celebrazioni che si terrà sabato 23 novembre a partire dalle 14,30 alla borgata Peyrot di Luserna San Giovanni per i seicento anni della Bealera Peyrota.

Si tratterà di un momento celebrativo che vuole sottolineare i sei secoli di quest’opera che serve la Valle, ma anche il fatto che questa continua a esistere con la sua acqua che tocca i territori di Angrogna, Luserna San Giovanni e Bricherasio ed è tutt’ora vitale per la bassa val Pellice.

Domenica 22 novembre a partire dalle 14,30, il ritrovo è fissato alla borgata Peyrot sulla via Panoramica all’altezza del monumento alla Bealera realizzato dal Comune lusernese 100 anni fa, si ricorderà quindi la storia e si guarderà all’oggi e al domani di questo corso d’acqua con il momento celebrativo che sarà anche occasione per presentare un possibile dialogo culturale tra la Bealera, la borgata con la sua scuoletta valdese e l’itinerario culturale Le strade dei valdesi che percorre la valle.

«La bealera Peyrota si inserisce nel contesto del grande sviluppo dell’agricoltura avvenuto nel Trecento su tutto l’arco alpino – spiega Ely Peyrot, attuale presidente del consorzio e memoria storica della Peyrota –, che portò le coltivazioni dalla pianura alla prima montagna e poi sempre più in alto. Da qui nacque l’esigenza di irrigare zone prima inutilizzate a tale scopo. Anche l’inizio della Peyrota risale a molto prima del 1425, ma si limitava al territorio di Angrogna. Successivamente il canale fu prolungato progressivamente fino a raggiungere San Giovanni, soprattutto per volere del signore di Luserna che aveva interesse, tra l’altro, a costruire mulini per la macinazione di cereali, noci e altri prodotti. In tempi più recenti la bealera è stata collegata al laghetto in località Badariotti a Bricherasio».

Un lavoro duro e difficile, considerando che allora non esistevano le tecnologie e le professionalità odierne e la realizzazione era affidata al sapere contadino, così ricco di risorse. «Le bealere venivano realizzate con grande fatica soltanto con piccone e pala, calcolando le pendenze con metodi rudimentali ma estremamente efficienti. In alcuni punti si è dovuta scavare la roccia per permettere la prosecuzione del canale e oggi possiamo solo immaginare quanto sia stato duro il lavoro».

Vai all'articolo su Riforma.it


Riformait

40 بلاگ پوسٹس

تبصرے